A Marrakech con la guida
PRIMO GIORNO
Incontro con l’accompagnatrice dell’agenzia all’aeroporto e partenza per Marrakech.
Al nostro arrivo troveremo ad attenderci l’auto per il trasferimento fino al nostro Riad.
Una volta effettuato il check in avremo il resto della giornata a disposizione per una prima esplorazione della Medina.
Marrakech è una città fatta per perdersi e scoprire senza fretta ciascuno dei suoi angoli.
Il mix di stili e la sua ricchezza la rendono una destinazione ideale per immergersi nella cultura.
Il nostro Riad si trova a pochi metri dalla Place des Epices ed è da qui che inizieremo ad addentrarci nell’atmosfera magica della città.
Tanto per cominciare potremo fare pranzo su una delle tante terrazze, e poi scoprire questa piazzetta, meno caotica di quella principale, dove potremo trovare tante bancarelle e naturalmente negozi di spezie, ma anche gioielli e artigianato tradizionale.
Nel pomeriggio ci dedicheremo invece alla visita de Le Jardin Secret.
Questo è l’unico giardino all’interno della Medina, dove potremo per un pò scordare il traffico della città, il caos delle persone, motorini, carretti trainati a mano e dai muli, insomma, un’oasi di pace nel cuore della città.
Per concludere la giornata, niente di meglio che recarsi in piazza Jemaa el Fna.
Riflette l’autentico stile di vita marocchino e il mix di culture tra i locali e i turisti che la visitano.
I succhi di arancia, pompelmo e mandarino vengono venduti nelle bancarelle accanto alle attività più stravaganti, come gli incantatori di serpenti o gli addestratori di scimmie.
Questo luogo unico al mondo è stato dichiarato dall’Unesco come Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità.
Guardare senza fretta il tramonto da una delle terrazze circostanti vi farà concludere la giornata in modo indimenticabile.
Dalla piazza è chiaramente visibile la moschea Koutoubia, la più importante della città, diventata un’icona grazie al suo spettacolare minareto alto 70 metri. Attualmente esiste una legge che vieta di costruire edifici più alti di così affinché il minareto possa essere visto da qualsiasi parte della città.
Come per la maggior parte degli edifici sacri del paese, l’ingresso ai non musulmani non è consentito, ma possiamo osservare dall’esterno il suo grande splendore.
Cena libera e rientro in Riad per il pernottamento.
SECONDO GIORNO
Il nostro secondo giorno inizia con la visita della Qubba Almoravide.
Iniziata nel 1064 durante il regno del sultano almoravide Yūsuf ibn Tāshfīn e completata nel 1117, durante il regno del figlio ʿAlī ibn Yūsuf, questa cupola si trova accanto al Museo di Marrakech e si trova a circa 40 metri a sud della moschea Ben Youssef.
Si tratta dell’unico esempio rimasto di pura architettura almoravide a Marrakech, visto che tutti gli altri edifici costruiti dalla dinastia furono ritoccati, modificati, ampliati o distrutti dalle dinastie successive.
La cupola venne ristrutturata nel XVI secolo dalla dinastia Sa’diana.
Veniva utilizzata per le abluzioni prima della preghiera, l’acqua veniva portata dal sistema idraulico dei qanat, che terminava in un serbatoio in cui tubi di bronzo sotterranei portavano l’acqua ai bacini.
La struttura aveva anche un sistema di servizi igienici, docce e rubinetti per l’acqua potabile. La cupola faceva parte di una moschea almoravide oggi andata distrutta.
L’interno della cupola è riccamente decorato con motivi floreali (pigne, palme e foglie d’acanto) e calligrafia araba.
I materiali utilizzati per la sua costruzione sono il marmo e il legno di cedro.
Poco distante si trova la Madrasa di Ben Youssef, uno dei monumenti più belli e particolari della città.
Se non siete mai stati in un paese musulmano, è probabile che non sappiate cosa sia una madrasa.
Una madrasa è una scuola musulmana, specializzata in discipline religiose.
La Madrasa di Ben Youssef fu costruita per accogliere gli studenti della moschea vicina, che porta lo stesso nome della scuola.
Oltre ad essere la più importante, è anche la più grande del Marocco.
Commissionata dal sultano Abdallah al-Ghalib, la sua costruzione fu conclusa nel 1565.
Ha 130 stanze, che potevano ospitare fino a 900 studenti!
La cosa più interessante della visita è vedere il cortile interno, ma anche osservare l’aspetto austero delle stanze.
All’inizio, nel XIV secolo, era una scuola teologica che offriva alloggio ai suoi studenti, così da divenire la più importante del Nord Africa. La sua architettura armoniosa combina i mosaici con il legno e il marmo, creando una tipica sottile decorazione marocchina. Passeggiare nel patio e nei saloni ti farà sentire come se stessi tornando indietro nel tempo.
Pranzo libero.
Nel pomeriggio ci dedicheremo alla visita del Museo di Marrakech che si trova nell’antico palazzo dove un tempo visse Mehdi Mnebhi, il ministro della difesa del sultano Moulay Abdelaziz.
Il palazzo fu costruito verso la fine del XIX secolo, ma l’edificio accoglie il museo solo dal 1997, quando la fondazione Omar Benjelloun lo comprò per ristrutturarlo, come fece con la Madrasa di Ben Youssef e la Qubba almoravide.
Precedentemente il palazzo era stato utilizzato come appartamento e, negli anni Sessanta, come collegio femminile.
La parte principale del museo è costituita dal suo cortile (attenzione alla grande lampada!) e dalle sale che lo circondano.
In queste sale sono esposte le collezioni del museo, di ceramica, armi, tappeti e altri oggetti tradizionali del Marocco.
All’interno dell’edificio si può visitare anche l’hammam tradizionale e una sala con esposizioni temporanee.
Se la collezione può lasciare alquanto indifferenti, l’edificio è sorprendente.
Il Museo di Marrakech è una delle visite più interessanti della città!
Finita questa visita avremo tutto il tempo di perderci nel souk di Marrakech, un labirinto di vie piene di bancarelle, dove i marocchini fanno i propri acquisti e dove i commercianti cercano di fare affari con i turisti.
Qui potete acquistare vestiti, spezie, oggetti d’artigianato e prodotti tipici.
Nel Souk troverete vari artigiani, aggregati secondo la propria corporazione; tintori, cestai e mastri ferrai sono solo alcuni degli artigiani che si danno appuntamento qui.
Visitare Marrakech e non vedere il Souk è come visitare Istanbul e non addentrarsi nel Gran Bazar.
Lascia la fretta e l’orologio in riad e goditi quest’esperienza unica!
Cena libera e rientro in Riad per il pernottamento.
TERZO GIORNO
Il giorno successivo, prendi il treno per Salisbury al mattino presto per trascorrere l’intera giornata in questa cittadina. Il viaggio dura circa 1 ora e 10 minuti; giunto a destinazione ti consigliamo di lasciare i bagagli in hotel ed esplorare liberamente la città.
Salisbury è una delle più rinomate città britanniche che ospitano una cattedrale e può vantarne una delle più belle in Gran Bretagna.
La struttura principale, navata transetti e coro, fu edificata in appena 38 anni (1220-1258), e rientra quindi in un unico stile architettonico, il primo gotico inglese. Dal 1310 al 1330 vengono aggiunte la Torre e la Guglia. Ospita il secondo orologio meccanico più antico del mondo, preceduto da quello italiano di Chioggia. Inoltre vi si può trovare una copia ben conservata della Magna Charta. All’interno si trova la tomba di Guglielmo Longespée (1226), testimone della posa delle fondamenta della Cattedrale: prima persona sepolta qui, fratellastro di re Giovanni Senza Terra e consigliere nella stesura della Magna Charta.
Oltre a ciò, la città è ricca di pub storici e panorami campestri.
Ora dirigiti verso la stazione di Salisbury, perché da qui parte il bus che ti porterà alla prossima fermata del tuo tour, Stonehenge.
Lo scopo originario e il metodo di costruzione di questo antico cerchio di pietre, risalenti al 3100 a.C., restano avvolti nel mistero ancora oggi, benché numerose teorie suggeriscano varie ipotesi, da templi dedicati al sole, a strumenti musicali.
Vale sicuramente la pena di ritagliarsi del tempo per assistere alla geniale ricostruzione in time-lapse che mostra la vita di questo monumento sin dalla sua costruzione.
Le pietre di Stonehenge devono il loro attuale allineamento ai lavori di ricostruzione nella prima metà del Novecento.
Ipotizzando che l’attuale allineamento ricalchi il precedente, alcuni sostengono che Stonehenge rappresenti un “antico osservatorio astronomico”, con un significato particolare ai punti di solstizio ed equinozio, anche se l’importanza del suo uso per tale scopo è dibattuta. Il sito fu aggiunto alla lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nel 1986.
Ora risali sul bus (ne passa uno ogni ora) e ritorna verso Salisbury, ma prima puoi fermarti ad ammirare un altro famosissimo sito archeologico che si trova lungo la strada.
L’Old Sarum fu il primo insediamento in cui sorgeva Salisbury, e si trova sulla cima di una collina a poco più di tre chilometri dalla città moderna. Ci sono prove che testimoniano che l’area era abitata già nel 3000 a.C. e che i normanni costruirono un’enorme cattedrale e una motta castrale nell’XI secolo, di cui oggi è possibile ammirare i resti.
Old Sarum originariamente era una fortezza di collina dell’età del ferro, piazzata strategicamente alla congiunzione di due vie di comunicazione commerciale e il fiume Avon. La fortezza di collina ha pianta di forma ovale di 400 m di lunghezza e 360 m di larghezza. Consiste in una duplice altura con in mezzo un fossato ed un ingresso dal lato esterno. Esso venne utilizzato dai Romani, che ne fecero la città di Sorviodunum.
Gli Anglosassoni la usarono come piazzaforte contro le incursioni dei vichinghi ed i normanni eressero intorno al perimetro dell’insediamento preistorico un muro in pietra ed al centro vi costruirono un castello su un monticello protetto da un profondo fossato secco. Un palazzo reale venne costruito all’interno del castello per il re Enrico I e venne successivamente utilizzato dai monarchi plantageneti. All’estremità occidentale della città venne costruita una cattedrale normanna con la residenza per il vescovo. Nel 1219 la cattedrale venne demolita per erigerne un’altra in riva al fiume e la popolazione si trasferì più in basso, in una nuova città, che prese il nome di Nuova Sarum o Nuova Salisbury. Il castello cadde in disuso e venne venduto come materiale da costruzione da re Enrico VIII.
QUARTO GIORNO
Iniziamo il quarto giorno con la visita ai giardini di Menara, le zone verdi più famose di Marrakech.
Furono creati nel 1870, nel luogo dove si trovava l’antico stagno almohade.In questi giardini potrete vedere un grande stagno, sormontato da un affascinate edificio e da numerosi olivi, che si bagnano con le sue acque.
L’edificio centrale, che presiede il lago, fu commissionato dal sultano Sidi Mohammed e si dice che, in passato, fu il luogo degli incontri amorosi dei sultani.
Faremo quindi il confronto con altri famosi giardini.
I Giardini Majorelle furono creati nel 1924 da Jacques Majorelle, un pittore francese che si stabilì a Marrakech nel 1919.
Inizialmente i giardini servirono soltanto al pittore come fonte d’ispirazione ma, nel 1947, furono aperti al pubblico.
Dal 1980, i Giardini Majorelle sono proprietà di Yves Saint Laurent e al loro interno si trova infatti un museo a lui dedicato.
Sempre all’interno dei giardini si può visitare anche il museo Berbero.
Se siete stanchi della cucina tradizionale oggi potremo cogliere l’occasione per fare pranzo nella zona di Gueliz, la parte nuova di Marrakech, rappresentata dalle grandi strade di Mohammed V e Mohammed VI.
Per farvi un’idea di ciò che troverete in questo quartiere, basti dire che sulla strada Mohammed V vi è un grande store di Zara, aperto recentemente e molte lussuose boutique.
Qui si trovano anche numerosi ristoranti occidentali, tra cui un Mc Donald…
Nel pomeriggio ritorniamo in Riad dove Amina ci aspetta per una Cooking Class speciale!
Cous cous, tajine o tanjia?
Qualsiasi cosa scegliate di mangiare, impareremo anche a cucinarla secondo la ricetta tradizionale marocchina.
La cena includerà anche dolci, bevande e caffé, e sarà l’occasione per salutarci prima di rientrare in Italia.
Prenottamento in Riad
QUINTO GIORNO
In base all’orario di partenza, trasferimento in aeroporto.
Chi ha il volo in serata potrà approfittare di questa ultima giornata per le ultime visite individuali, acquisti o per una giornata in un Hammam tradizionale.