FatimaTour – Un deserto in rosa

Una piccola introduzione per spiegare come siamo arrivati a costruire questo viaggio.
Quando sono stata in Mauritania la prima volta devo ammettere che l’idea di partire, io, donna, da sola, in una Repubblica islamica… mi spaventava. Vittima di pregiudizi e giudizi che qui in Europa tengono banco.
Poi però non ho viaggiato da turista. Ho vissuto insieme a loro, ho parlato con loro, mi sono immersa nel loro quotidiano, e ho scoperto un mondo meraviglioso.
Da qui nasce l’idea di far incontrare le donne europee con le donne mauritane.
In cosa consiste il progetto? Eccolo…
Ovviamente si tratta di un viaggio, è il nostro pane quotidiano, non potrebbe essere altrimenti.
Si tratta soprattutto di un viaggio al femminile.
Una partenza dedicata alle donne, per andare a incontrare altre donne.
Penso che pochi possano immaginare che in un’oasi di 700 abitanti, isolata in mezzo al deserto del Sahara, incastonata tra meravigliose dune, quasi una scenografia, possano esistere 12 cooperative create da donne, gestite da donne, portate avanti da donne.
Un’oasi in cui il vicesindaco è donna. E mamma. Che tranquillamente allattava il figlio più piccolo mentre, seduti per terra, ci mostrava i documenti delle cooperative.
Un’oasi in cui è stato sancito, e controfirmato dagli uomini, che sono tutti uguali, senza distinzione di sesso.
Dove le donne hanno accesso gratuito all’istruzione, tutte, perchè le donne, a turno, guardano i figli delle altre donne, per permettere a tutte di frequentare la scuola, lavorare, rendersi autonome.
Non voglio svelarvi troppo, vorrei che veniste a vederlo con i vostri occhi.
Non aspettatevi comodità e nomadic hotel. Sarà il deserto nudo e crudo. Entreremo a contatto con la loro realtà quotidiana, dormiremo sulla sabbia (per chi vuole naturalmente, altrimenti in tenda), impareremo a fare il cous cous e a cuocere il pane sotto la sabbia (ebbene si, ci siamo ingegnati anche per il corso di cucina tradizionale).
Osserveremo l’ipnotico rito del te. Andremo con loro in giro per il deserto a riconoscere e raccogliere piante curative. In bilico tra il loro approcciarsi al mondo moderno e la loro tradizione millenaria.
Ascolteremo dal vivo le storie del deserto, davanti a un fuoco.
Cosa offriremo in cambio?
Abbiamo pensato a qualcosa di utile…
Per ogni persona che parteciperà al viaggio verrà donato a una famiglia o a una cooperativa del posto un pannello solare (abbiamo già preso accordi con l’azienda produttrice in tal senso… non saranno donazioni in differita. Li porterete voi personalmente.).
E per questa prima partenza abbiamo un prezzo speciale, per permettere a tutti di partecipare.

PRIMO GIORNO

Partenza dall’Italia e arrivo a Nouakchott in tarda serata.
Trasferimento e sistemazione in hotel per il pernottamento.

SECONDO GIORNO

Partenza da Nouakchott per Akjoujt, pique nique lungo il percorso. Attraverso paesaggi diversi, tra dune e piste, si arriva all’Amatlich, celebre tappa della Parigi-Dakar, dove le dune sembrano un budino gigantesco e sono tra le più spettacolari di tutto il Sahara, per poi sistemare il bivacco sotto le grandi dune di Azweiga.

Qui, se siamo fortunati, avremo il nostro primo incontro con delle donne del villaggio vicino, che la sera vengono ad accogliere i turisti con chiacchiere, te e artigianato locale.

Pernottamento in campo libero.

TERZO GIORNO

Dune, sabbia e tanto off-road ci regaleranno una bella giornata nel cuore del deserto ricca di sorprese.

Attraverseremo bellissimi villaggi, oasi, incontreremo nomadi, affronteremo la discesa del Tifujar dove, arrivando dall’alto, rimarrete impressionati dal paesaggio.

Giungeremo alla Vallee’ Blanche di Aostane e, dopo un pranzo all’ombra delle acacie più grandi, arriveremo da Yahya e Fatimatou, una coppia di amici che ci accoglieranno insieme alla loro famiglia, con la quale poter parlare per comprendere meglio la loro vita e la loro cultura e poter fare qualche nuova esperienza.

Cena tipica e pernottamento a Camp Erch.

QUARTO GIORNO

L’intera giornata di oggi la passeremo a Camp Erch, immergendoci nella vita di una famiglia nomade.
Impareremo a fare il cous cous (non a cucinarlo… ma a farlo partendo dalla base) e la kessera, il pane cotto sotto la sabbia.

Avremo modo di parlare con le donne della famiglia che ci ospita, sorseggiando comodamente i nostri 3 bicchierini di te a testa.
Il primo amaro come la vita.
Il secondo dolce come l’amore.
Il terzo soave come la morte.
Come da tradizione…

E poi le osserveremo da vicino mentre vanno alla ricerca di piante dalle proprietà curative, facendo magari visita ai vicini.

Cena e pernottamento a Camp Erch.

QUINTO GIORNO

Dopo colazione partiremo per Maaden El Ervane, che in lingua hassanya significa Il Deposito del Sapere.
In questo villaggio, fondato nel 1975 da un erudito, oggi vivono circa 700 persone.

Isolato e incastonato tra dune meravigliose, qui viene coltivata la diversità, come ci verrà spiegato dagli abitanti stessi.
Innanzitutto, in un paese in cui solo il 50% degli abitanti è scolarizzato, qui il 100% dei bambini ha accesso agli studi.
Si vive in totale tolleranza, senza distinzione di genere, razza o generazione.
Unico posto islamico in cui le donne possono stringere la mano agli uomini, anche se non della stessa famiglia, qui sono sorte 12 cooperative femminili.

Le donne lavorano affiancate agli uomini.
E i frutti del loro lavoro nei campi vengono venduti fino a 600 km di distanza.
Visiteremo le cooperative e avremo modo di parlare con le donne che le gestiscono per capire meglio come funziona questa comunità.

Cena e pernottamento a Maaden el Ervane.

SESTO GIORNO

Partenza la mattina prestissimo per raggiungere l’Oasi di Terjit e la sua magica sorgente, dove ci potremo rinfrescare con un bagno rigenerante circondati dal bellissimo canyon e dai suoi colori.

Visita dell’enorme palmeto Maïreth, uno dei più grandi dell’ Adrar, dove avremo modo di visitare alcune importanti cooperative femminili di produzione di cous cous e ceste tradizionali e dove, volendo, potremo acquistare dei pezzi unici nel loro genere, o provare a farli noi…

Nel pomeriggio partenza in direzione di Chinguitti passando accanto al Monte Zarga e allungando verso la Batha di Chinguitti.

Notte in auberge tradizionale a Chinguitti.

SETTIMO GIORNO

Oggi visiteremo la città di Chinguitti e le sue biblioteche (città storica della Mauritania, patrimonio mondiale dell’UNESCO e chiamata anche la Sorbona del deserto, per la sua importanza culturale).

Partenza su pista di sabbia per raggiungere il palmeto di Tenouchert, oasi perduta nel deserto, la cui gran parte è ormai sommersa dalla sabbia, e proseguimento per Ouadane, anch’essa patrimonio mondiale dell’UNESCO, città carica di storia.

Nel pomeriggio attraverseremo la Struttura di Richat, detta anche “l’occhio d’ Africa”, o tradizionalmente Guelb el Richat, una formazione geologica circolare somigliante ad un cratere meteoritico dal diametro di circa 40 km.

Bivacco al centro del cratere, nei pressi dell’albero dove ha vissuto Theodore Monod.

Cena e pernottamento in campo libero.

OTTAVO GIORNO

Via pista andremo in direzione di Atar, dove faremo una visita dell’antico sito archeologico di Azougui, antica capitale degli Almoravidi nel XI e XII secolo.

Pranzo e partenza verso il confine settentrionale della Mauritania per raggiungere Ben Amira, il terzo monolite più grande al Mondo dopo Uluru e Mount Augustus, entrambi in Australia.

Su una cima vicina, sculture moderne ornano la superficie rocciosa; alcuni dipinti più recenti e incisioni sono state trovate nei dintorni.

Cena e pernottamento in campo libero.

NONO GIORNO

Oggi seguiremo la pista lungo la ferrovia mauritana, famosa per il suo treno più lungo al Mondo, con 3 locomotori che trainano vagoni per 3 km.

Ritorneremo quindi a Nouakchott dove faremo cena e pernottamento in hotel.

DECIMO GIORNO

Visita di Nouakchott e del suo coloratissimo mercato.
Nel pomeriggio visita del Port de Peche e le sue piroghe adagiate sulla spiaggia.

Cena e pernottamento a Nouakchott in hotel.

UNDICESIMO GIORNO

Volo di rientro in Italia.

PARTENZA GARANTITA CON ACCOMPAGNATORE ITALIANO

Informazioni utili prima della partenza

Nelle regioni sahariane il clima è temperato, secco e soleggiato, con notevole escursione termica tra giorno e notte. In inverno le medie sono di 25°-30° di giorno e 5°-8° di minima di notte, con punte che possono raggiungere anche gli 0°. In autunno e primavera le temperature diurne possono arrivare anche a 40° e le minime a circa 20°. La vicinanza con l’Oceano può dare vita a giornate ventose, generalmente in inverno, ma mitigare la temperatura sia minima che massima.

Il rischio malaria nelle regioni desertiche del Nord è inesistente. Consigliamo tuttavia di informarsi presso il proprio medico curante, anche per altri eventuali vaccini.

Il visto di ingresso si può richiedere all’arrivo con un pagamento, in contanti, di 55€. 
Il passaporto non deve avere timbri o visti di Israele.

Questo viaggio richiede un buon spirito di adattamento. Le temperature possono variare tra il giorno e la notte e tra una zona e l’altra. Sono previste tappe fuoristrada, pernottamenti nel deserto e presso i nomadi con relativa mancanza di servizi.

I pernottamenti in campo tendato vengono fatti in tende Ferrino in nostro possesso. In alcuni punti ci saranno anche a disposizione delle Khaima, le tende locali utilizzate dai nomadi, o delle piccole strutture in muratura. Per chi lo desiderasse si può anche mettere una natta per terra e dormire sotto la luna e le stelle.

Ovunque avremo cibo, acqua potabile e alterneremo zone in cui non sarà presente la toilette ad altre in cui sono presenti bagni. La doccia nel deserto è sahariana, ovvero secchio e acqua ricavata dal pozzo.

Consigliamo di portare i vostri sacchi a pelo e cuscino, naturalmente. Noi ne abbiamo da fornire in caso di necessità. Vengono lavati esterilizzati ad ogni viaggio. Ma sono comunque usati.

Abbigliamento consigliato: leggero ed estivo, le temperature saranno calde, intorno ai 35/40 gradi. La Mauritania è il paese del vento, quindi non morirete di caldo. Consigliamo pantaloni lunghi e sandali da trekking. Consigliata crema solare.
Le donne non sono costrette a mettersi il velo, possono girare in pantaloncini e canotta. Tuttavia è comunque un paese islamico, quindi il buon senso e il rispetto sono sempre graditi. Per chi lo volesse possiamo procurare vestiti tradizionali (Mehlfa per le donne, Boubou per gli uomini.).

Portate nel bagaglio a mano le medicine necessarie.

Il cibo sarà locale, cous cous, riso, verdure, capra, montone, dromedario, pollo.

Guide viaggio: non compratele, sono inutili. La più recente è aggiornata a 10 anni fa. E nel frattempo anche la Mauritania è cambiata, anche se va a ritmi sahariani. Piuttosto vi consiglio i libri di Theodore Monod, I viaggi di Ibn Battuta, A piedi nudi attraverso la Mauritania di Odette di Puigaudeau e il sempre valido Tiziano Terzani.

Hotel selezionati
Nouakchott: Hotel 3* 
Chinguitti: Auberge tradizionale
Il resto dei pernottamenti è in campo tendato o presso i nomadi

QUOTA PER PERSONA:  1.290€
SUPPLEMENTO IN CAMERA SINGOLA: 150€

La quota comprende
 Accoglienza e trasferimenti privati aeroporto/hotel e viceversa

 Pernottamenti in hotel o campo tendato come da programma
 Le attrezzature da campo eccetto sacco a pelo e cuscino (verranno forniti su richiesta ma consigliamo di portare quelli personali)
 Pensione completa durante tutto il viaggio, acqua compresa (altre bevande a pagamento)
 Trasporto con automezzi 4×4
 Autisti, cuochi e personale della nostra agenzia locale

 Guida locale parlante francese
 Accompagnatore multilingue (Italiano/Francese/Inglese)
 Assicurazione medico bagaglio basic

La quota non comprende
 Voli in partenza dalle maggiori città italiane (Torino – Milano – Roma, altre città su richiesta)

 Tasse aeroportuali da calcolare al momento dell’emissione voli
 Il visto di ingresso da pagare all’arrivo (55€)
 Mance
 Spese personali
 Assicurazione annullamento facoltativa
 Assicurazione integrativa facoltativa